A pochi giorni dal mio articolo sul Nurburgring che mi ha portato alla mente piacevolissimi ricordi, mi trovo a commentare la notizia del record che la 919 Tribute ha realizzato nella Nordschleife.

Partiamo subito col dire che parlare di nuovo record sia riduttivo, qui è stato polverizzato quello precedente che resisteva addirittura dagli anni 80. Avevo già visto qualche video di appassionati attaccati alla rete dell’inferno verde che mostravano questo missile terra aria nei suoi tentativi. Ero rimasto impressionato dalla velocità di percorrenza delle curve, qualcosa di veramente strabiliante, soprattutto per me che la pista la conosco abbastanza.

Devo dire che sono molto amareggiato, non so come spiegare, ho la sensazione che sia stato utilizzato un cannone per sparare ad un passero. Il bello di questa pista è che è armonica, è sinuosa, va guidata, va dosato il gas, vanno gestiti gli equilibri della macchina, i trasferimenti di carico con tutto ciò che comportano. Questo video la fa sembrare un ovale dei circuiti americani. Non ho contato le frenate, ma sono pochissime, gas sempre aperto e velocità folli. Io non sono di certo un pilota di F1, però in tanti punti ero alla metà della velocità di questa 919.

Mi sembra davvero troppo, mi sembra che abbiano esagerato. Non lo so, sicuramente è una grande dimostrazione di forza tecnologica. Però li avrei preferiti vedere lottare fino alla fine nella 24 h di Le Mans, piuttosto che arrivare al Ring e farlo sembrare un circuito come tutti gli altri.

Sicuramente loro la sanno più lunga di me e hanno i geni del marketing dalla loro parte, però da appassionato mi sento ferito. Già se fosse stato fatto con l’auto che aveva corso Le Mans nelle passate stagioni sarebbe stato meglio, ma questa, al di fuori di qualsiasi regolamento, cosa rappresenta? E voi come la pensate? E’ giusto così?

 

 

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice