Ha chiuso i battenti l’edizione 2019 di Eicma, cosa ci lascia quest’anno?
Non è esagerato parlare di qualcosa di davvero straordinario, innanzi tutto per il pubblico che vede tantissimi appassionati, ma anche numerosi addetti ai lavori che vedono sempre più in questa manifestazione un chiaro punto di riferimento in un mercato in continua evoluzione e ricco di novità.
Cosa ci ha colpito?
Sicuramente il ritorno delle moto leggere, in un mercato che si stava sempre più frammentando tra scooter e maxi moto, nelle varie declinazioni, stanno tornando anche quelle cilindrate che ci hanno fatto iniziare un pò tutti, almeno quelli che hanno passato i 30 anni da un pò. Questo è a mio avviso un segnale davvero importante, vuol dire che anche i giovani stanno tornando ad affacciarsi e ad approcciare le due ruote partendo per il verso giusto.
Obiettivamente abbiamo passato qualche anno in cui gli ultra quarantenni come il sottoscritto che si trovavano in piena crisi di mezza età correvano a comprare una super moto per sentirsi ancora vivi. Questo mercato sicuramente rimane, anche perché parliamo di quella fascia di acquirenti che si può permettere di spendere qualcosa in più e magari si toglie quella voglia che prima non ha potuto soddisfare.
Perché anche chi non è direttamente interessato al mondo delle moto dovrebbe andare?
Eicma ci ha offerto una panoramica impressionante, la vastità di modelli, la loro diversità, la quantità infinita di versioni elettriche, di sportive, di nacked e di tutto ciò che non ti aspetti è un qualcosa che non si scorda facilmente e che ti lascia una piacevole sensazione. Non ultimo il padiglione Cina, non si può descrivere, va vissuto, come del resto il salone intero, però questo vi assicuro che vale il prezzo del biglietto. Assistere ad una presentazione di nuovi modelli ed essere tra i pochi che non capiscono una parola, è una sensazione strana. Certo in un altro padiglione hai visto la nuova BMW presenta in inglese, ma a questo siamo abituati, anzi lo troviamo doveroso in una fiera così fortemente volta all’internazionale, ma in cinese…
Appuntamento all’edizione 2020 con il caldo consiglio di non perderla, soprattutto per chi non è un vero amante delle due ruote, ne vale assolutamente la pena.