L’ironia sui social non si è fatta attendere. Se si fa una ricerca su Google, la seconda voce che appare riguarda proprio il peso: questi 2.475 kg sono un po’ strani per una vettura che ambisce a essere sportiva. Parliamo di una berlina, ma resta comunque un peso significativo.

Per fare un confronto, la Giulia Quadrifoglio pesa circa 1.600 kg. La macchina è leggermente più piccola, ma non è certo questa la differenza determinante. Restando in casa BMW, se confrontiamo il peso di M2 e M3, rimaniamo sorpresi. Provate a immaginare un numero e poi cercate voi stessi!

La nuova M5 monta un motore a 8 cilindri abbinato a un motore elettrico di rilievo: si tratta infatti di una Plug-in Hybrid, probabilmente molto innovativa, che potrebbe tracciare il futuro della gamma. Sappiamo tutti che Mercedes sta facendo un passo indietro nella gamma AMG, riproponendo motori termici con cilindrata e numero di cilindri maggiori rispetto a quelli attuali. A Stoccarda, probabilmente per evitare il problema del peso che hanno avuto a Monaco, avevano pensato di inserire nelle loro AMG un 4 cilindri potenziato abbinato a un’unità elettrica sempre plug-in. Tuttavia, sembra che questa soluzione non sia stata particolarmente gradita dai clienti.

Quindi, ironia a parte, sembra che BMW stia percorrendo la strada giusta: un “motorone” abbinato a una componente elettrica.

La cosa che mi fa un po’ sorridere è che, quando si parla delle prestazioni delle vetture elettriche, oltre all’autonomia si sottolinea sempre il peso, affermando che una sportiva non può essere così pesante, e che alla fine si tratta di “dragster” adatti solo per l’accelerazione da zero a cento e poco più. Quindi mi chiedo: come si posiziona questa M5? È più pesante di molte elettriche e, nell’accelerazione, sembra più lenta rispetto alla generazione precedente. Parliamo di un dettaglio minimo, ma comunque rilevante.

Personalmente, ritengo che nella guida reale la spinta del motore elettrico si faccia sentire, rendendo la nuova M5 un’incredibile bestia. La prontezza di risposta dell’elettrico, abbinata alla progressione dell’8 cilindri, la rendono di sicuro un’astronave.

In questi giorni, mi è capitato di vedere un vecchio spot di Saab, in cui si sottolineava come da 80 a 120 km/h la ripresa fosse superiore a quella di una Ferrari Testarossa e di una Porsche Carrera. All’epoca faceva un po’ sorridere, poiché si considerava ancora la velocità massima come il vero parametro di sportività. Pensandoci bene, però, è molto più probabile avere bisogno di fare un sorpasso che non di correre a 300 km/h.

Tornando a noi, penso che la nuova M5 sarà molto apprezzata dai suoi utenti, soprattutto da quelli che hanno la possibilità e la voglia di mantenere le batterie cariche.

E voi, cosa ne pensate di questa nuova “dimensione” delle sportive?



Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice