Per tutti i petrolheads, il rapporto con la propria auto è qualcosa di molto profondo, un legame che viene consolidato da varie tappe o episodi che riescono a fare in modo che, tra il proprietario e quel “mucchio di bulloni” inanimati, ci sia un qualcosa di speciale quasi come fosse un rapporto padre-figlio.
Le tappe sopracitate sono molte e, talvolta, rappresentano piccoli traguardi che i proprietari si pongono; l’acquisto, la prima volta in autostrada, il primo pieno e via così. Ma tra tutte ce n’è una che quasi tutti amano ricordare; i primi centomila chilometri! Non ha importanza avere un’auto nuova di zecca per poter festeggiare questo splendido evento perchè tutti noi ci segnamo a penna il chilometraggio al momento dell’acquisto dell’auto e, indubbiamente, tutti noi fissiamo quei piccoli numeretti che “girano” quando saliamo in auto alla mattina, quando siamo in autostrada o quando siamo fermi ad un semaforo ed essi rappresentano una sorta di vita della nostra automobile ma non solo perchè ricordano i nostri tagliandi o perchè ci permettono di scoprire il consumo di carburante bensì perchè fanno capire che la nostra “bimba” è diventata ormai grande.
I sentimenti alla vista della scritta “100000” sono differenti e molto spesso discordanti, c’è chi li vive con il sorriso sulla faccia ricordando tutti i viaggi e le traversate con la propria auto o chi li vive con orgoglio esaltando la robustezza della vettura e del motore ma c’è anche chi vive tutto questo con un alone di tristezza sul viso perchè indubbiamente l’alto chilometraggio è sinonimo di invecchiamento del proprio veicolo e, di conseguenza, iniziano i primi acciacchi meccanici che chiaramente costituiscono una seccatura (soprattutto economica!) non indifferente. Ad ogni modo, che sia positivo o negativo, il traguardo dei centomila è un aspetto ormai consolidato per quel che riguarda la vita di un’automobile, basti pensare anche all’acquisto, una delle prime cose da fare se non la prima, è proprio informarsi sul chilometraggio presente che influisce direttamente su un sacco di fattori come ad esempio prezzo o presenza o meno di tagliandi periodici.
Infine tutto questo si può considerare una sorta di passaggio all’età adulta, quindi un momento che vi consigliamo vivamente di ricordare e di assaporare perchè son molte le auto che ci arrivano ma purtroppo sono anche tante quelle i cui contachilometri non vedono mai le sei cifre per i motivi più svariati e, da appassionati quali siamo, ci piange un po’ il cuore.
Al giorno d’oggi i centomila chilometri percorsi sono quasi da considerarsi la “fine del rodaggio” grazie alla tecnologia che ha permesso di poter sfruttare i motori anche quasi al mezzo milione, ma per noi rimane sempre un qualcosa che suscita una piccola emozione e chissà che in un futuro non troppo lontano non si sostituisca l’evento dei cento con quello del mezzo milione!