Leggo oggi di questa interessante iniziativa del Comune di Soliera, ovvero la Metropolitana Pedonale Urbana, un percorso per le vie del paese, con le fermate, gli orari e la App dedicata Tutto ciò che è una vera e propria metropolitana, senza la presenza di binari e treno, bensì, viene tutto gestito a piedi, camminando.

Il tutto naturalmente ha lo scopo di incentivare la popolazione a muoversi, ad essere più attiva e a ridurre l’uso delle autovetture.

Ritengo che sia un’iniziativa lodevole, sono piuttosto scettico sulla riuscita della stessa, ma spero caldamente di sbagliare. Quando mi capita di muovermi all’estero, mi rendo conto che cammino moltissimo, utilizzo i mezzi pubblici e ritengo che le città siano tutte più belle, perché il fatto di muoversi a piedi, ti fa apprezzare e vivere i piccoli dettagli, spesso mi viene da dire: “prendiamo la metropolitana (quella vera in questo caso), è a meno di un chilometro da qui!” Ecco, a casa, quante volte facciamo l’accensione della macchina per percorrere addirittura meno strada? Quante volte imprechiamo se non troviamo parcheggio esattamente sotto al luogo che vogliamo raggiungere?

Quindi, proprio da amante della auto, auguro con tutto il cuore che questa iniziativa vada a buon fine e ci faccia scattare quel meccanismo che ci invoglia a lasciare spenta la macchina e a farci due passi.

Detto questo, sottolineo un altro punto, l’attività fisica nell’automobilismo. La cultura che ci è stata imposta da film sul mondo delle auto, ci ha dato un’immagine che è completamente distorta. Spesso capita di vedere scene ridicole con personaggi tutti da ridere, che a braccia completamente dritte e tese sul volante, nel bel mezzo di un inseguimento, scalano e accelerano… Forse perché la cinematografia è principalmente americana e già il concetto di cambio manuale per loro è sportività, forse per esigenze di scena, non lo so, sta di fatto che ciò che si vede, con la guida, o meglio, col pilotaggio c’entra ben poco.

Come sapete vorrei che i ragazzi si avvicinassero di più all’automobilismo, poiché è uno sport che richiede una dedizione pressoché totale, la preparazione fisica e psicologica vanno di pari passo, così come la disciplina e il rispetto per le regole. Molti pensano che siccome si  sta seduti non vi sia sforzo fisico, in realtà chi conosce l’automobilismo, sa bene che le accelerazioni laterali e longitudinali  richiedono un fisico notevole.

Inoltre, ma non ultimo, chi va forte in pista, non lo fa per strada, perché conosce le dinamiche della velocità e le rispetta, mentre, purtroppo, tanti automobilisti che ritengono di andare piano, in realtà non moderano la loro velocità rispetto alle condizioni del momento, e il loro “andare piano” è tale solo finché non succede niente.

Quindi amici, il mio consiglio di oggi è riducete l’utilizzo della vostra autovettura nel quotidiano quando se ne può tranquillamente fare a meno e venite a divertirvi insieme a noi in circuito. Ne beneficeranno la vostra salute e la vostra e altrui sicurezza.

A presto,

Marcello.


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice