Tutti gli appassionati di auto lo conoscono, tutti vorrebbero guidarci almeno una volta, non stiamo parlando del nuovo circuito, bensì della Nordschleife, l’inferno verde, quel mostro di 20.832 metri con più di 70 curve in grado di trasformare un normale giro di pista in un esperienza di vita.

Partiamo subito col dire che se pensate che sia un posto pieno di pazzi, pronti a scendere in pista in cerca del tempo e incuranti di tutto ciò che li circonda sbagliate di grosso. Il Ring incute rispetto, chi ci va lo sa e si comporta di conseguenza, per cui, al di là di ciò che possa sembrare non è un Far West automobilistico in cui tutto è concesso.

L’aspetto che impressiona è l’ambiente, al confronto coi circuiti locali in cui si sottolinea tanto l’aspetto paddock, lì al Ring vieni misurato per la tua passione, per quanto lo conosci e per i sacrifici che fai per essere lì. Da noi, a volte capita che si faccia un grande sfoggio delle centinaia di migliaia di euro spesi per il mostro che si sta portando in pista e chi arriva con un’auto vecchiotta passa un pò per il povero della compagnia. Ovviamente non è sempre così, però, probabilmente anche a causa degli elevati costi di gestione delle auto e dei circuiti in Italia, chi ci va, ha il “ferro” nuovo, chi l’ha di qualche annetto, se ne sta a casa o preferisce fare altro.

Al Ring però i cavalli sono inversamente proporzionali, ovvero, tanto più potente e performante è la tua auto, tanto più ci si aspetta da te, ma per fare un buon tempo al Ring non bisogna solo spingere tanto, bisogna anche frenare poco e buttarsi in tante curve cieche con variazioni di pendenza conoscendole a menadito, quindi l’auto aiuta sempre, ma non come ad esempio a Monza, giusto per capirci.

Tecnicamente si tratta di una strada statale, a senso unico con pedaggio (circa 26 euro al giro) alla quale possono accedere tutti i mezzi a motore con velocità minima omologata di 40 km/h, quindi nel vostro giro vi troverete tante moto, ma anche a volte, auto storiche in parata o persino autobus.

Cosa fare per vivere l’esperienza e godersela appieno? Prima di tutto non avere ansie da prestazione, se pensate di andare e fare il tempone perché vi sentite dei manici, cortesemente fatemi sapere quando andate così evito di esserci io. Un consiglio che mi sento di dare è quello di guardare i tanti video che trovate su YouTube, almeno iniziate a memorizzare la sequenza delle curve, ancora più utile sarebbe rivolgersi ad uno dei tanti centri che ci sono nei pressi della pista e chiedere un istruttore al proprio fianco. Una volta in pista, guardate sempre e dico sempre gli specchietti, per quanto pensiate di essere veloci, tranquilli che c’è qualcuno che lo è più di voi, spostatevi sempre a destra, magari mettendo la freccia e lasciate che vi sfilino. So che può sembrare, ed in parte lo è, una gran scocciatura, però vi evita tanti problemi, infatti i più disciplinati aspetteranno il vostro benestare, mentre altri sono capaci di cercare di infilarsi in un buco, che date le fattezze della pista, la carreggiata stretta e la completa assenze di via di fuga, possono portare a situazione veramente spiacevoli.

Il resto è puro godimento, sostanzialmente si ha una strada di montagna a nostra disposizione, sapendo che ci c’è corre come stiamo facendo noi, non avremo auto dall’altro senso di marcia, è tutto perfettamente legale e soprattutto nella malaugurata ipotesi che qualcosa vada storto c’è del personale molto preparato in grado di intervenire tempestivamente.

Ultimissimo avvertimento, il Ring crea dipendenza, io ci sono andato, ci sono tornato, e bisogna che non ci pensi troppo, altrimenti… ci torno immediatamente.

Se amate la guida andateci, prendetevi qualche giorno, partite e andate, tenete conto che se inizia a piovere conviene davvero fermarsi, ci sono variazioni di aderenza impensabili, a volte è come passare da un asfalto abrasivo al ghiaccio. Quindi, lasciate andare chi la conosce alla perfezione, voi fermatevi e aspettate il sole.

Spero di essere stato utile e resto a disposizione per le vostre domande.

Categorie: Articoli

Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice