Come gli appassionati di calcio che nel periodo estivo vivono con fervore tutte le notizie del calcio mercato, anche per noi amanti del mondo delle 4 ruote è il momento di dichiarazioni, passaggi ufficiali e voci sussurrate.

Una di quelle che fa sicuramente più scalpore è il presunto ritorno di Alonso alla guida di una rossa di Maranello.

Ebbene, si sa che il mio rapporto col Cavallino è conflittuale, forse anche per questo capisco le “ragioni” di entrambe le parti, io non sono un Tifoso Ferrari. Il tifoso lo sappiamo è colui che ha fede cieca nel suo idolo, qualsiasi cosa faccia e in qualunque modo lo faccia. Io che ho sicuramente qualche anno in più di chi ci legge ho visto alcuni aspetti della Ferrari e di Enzo Ferrari che di certo non mi sono piaciuti. Il mio non vuole essere un giudizio morale, nessun grande raggiunge certi obiettivi senza calpestare gli altri, non siamo qui a fare i moralisti. Schumacher stesso avrebbe vinto meno titoli, se non avesse frenato in faccia in pieno rettilineo ad Hakkinen quando entrambi si stavano giocando il titolo nelle categorie minori, o lo strano incidente con Damon Hill o quello più noto con Villeuve.

Enzo Ferrari ha una pesante responsabilità “morale”, a mio umile giudizio ovviamente, per quanto riguarda il compianto Villeneuve. Forse pochi ricordano che per quanto quel ragazzo fosse impulsivo, rispettò sempre e rigorosamente gli ordini di Scuderia andando a permettere al suo compagno di team di vincere il mondiale. Quando l’anno dopo Schecketer lasciò la scuderia di Maranello, Gilles si aspettava che fosse il suo momento di vincere il titolo, ci fu però un episodio che lo turbò profondamente. Ad Imola era in testa col compagno di squadra in seconda posizione e le posizioni sembravano congelate, quando all’improvviso Pironì lo beffò aggiudicandosi il Gran Premio di San Marino.

Villeneuve si rivolse al team per chiedere “giustizia”, ma la risposta ufficiale del Commendatore fu che a lui quello che importava è che fosse una Ferrari a vincere. Questo creò a Gilles una grande delusione che lo portò a quello che purtroppo tutti sappiamo.

Perdonate tutti questi passaggi storici, però la Ferrari era così, ed oggi lo è ancora di più, quindi la si ama comunque, però si conoscono bene anche i difetti. Questo anche per dire che impedire un ritorno di Alonso perché il team ne soffrirebbe come equilibrio mi sembra un pò una panzana, bella e buona.

Quello che tanti non hanno capito, non ricordano o semplicemente non pensano è ad un certo Nico Rosberg. Ebbene lo ritenete veramente un pilota più veloce di Hamilton? Allora come pensate che gli abbia soffiato un titolo? Usando la testa e la pressione psicologica.

A mio giudizio Alonso è l’unico pilota di F1 al momento in grado di mettere Hamilton sotto quella pressione psicologica che lo potrebbe indurre a qualche errore in più, inoltre la Ferrari correrebbe con due punte, cosa che ha sicuramente qualche problema di gestione, ma che spinge il pilota a cercare il meglio dello sviluppo della macchina, Senna e Prost in McLaren li ricordate?

Quindi fosse per me, grazie Kimi per ciò che hai fatto, mi stai tanto simpatico e ti stimo moltissimo, ma adesso facciamo posto al mastino giusto per un anno, poi vediamo come va. Se la cosa fosse troppo a rischio e non funzionasse, c’è sempre la Driver Accademy che è un vivaio colmo di ragazzi pronti a mettersi in gioco anche da metà stagione se fosse necessario.

E voi cosa ne pensate?

Categorie: Articoli

Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice