Niente, non so da dove partire, ma so già dove e come andrà a finire mi direte che qui a Modena ci auto celebriamo troppo, ma cerchiamo di andare con ordine.

Abbiamo ricevuto dagli amici del Circolo della Biella un invito a cena con il super campione Andrea Bertolini, accetto più che volentieri, è sempre un piacere vedere Andrea che pur preso da svariati impegni trova sempre il tempo per sostenere importanti progetti di beneficenza.

Luogo della cena, Ristorante La Busta, penso subito ah ok, quello famoso per il carrello dei bolliti, si mangia bene, è comodo all’uscita di Modena Sud, sarà per questo, va bene. Ecco le sorprese partono proprio da qui, arrivi al ristorante e vieni accolto da un motore V12 da competizione Lamborghini, alcuni gadget Ferrari e modellini vari, oltre che ha una moto anni 70.

Di primo impatto pensi che essendo appunto a Modena saranno stati omaggi di clienti famosi del ristorante, dalle nostre parti è abbastanza frequente e sono sempre cose che colpiscono i turisti, mentre lo scrivo penso, in realtà forse colpiscono ed affascinano più noi che sappiamo il valore di oggetti del genere.

Inizia la serata ed il Presidente del Circolo della Biella, Matteo Panini introduce il nostro ospite, ovvero il proprietario del ristorante, il Sig. Guerri, d’istinto pensi che ci parlerà delle specialità gastronomiche, ma già qui la prima sorpresa, di fatto il Sig. Guerri è tornato proprietario di un locale molti anni dopo che la sua famiglia ne aveva ceduto la proprietà e la gestione e vieni a scoprire che in tutti questi anni ha avuto una carriera straordinaria nel mondo dei motori, ha iniziato con la progettazione e produzione di moto, per poi entrare in Ferrari, andare in Lamborghini e tornare successivamente a Maranello dove ha chiuso la carriera dopo 40 anni di attività e numerosi successi grazie allo straordinario periodo di Schumacher, ma non solo, in attività è stato anche Capo Progetto di operazioni straordinarie, come ad esempio la Ferrari F1 a tre posti collaudata dallo stesso Bertolini.

E passiamo al nostro Andrea Bertolini, da dove vogliamo partire? Dal Pilota o dall’uomo? Partiamo dal Pilota e diciamo subito che stiamo parlando del pilota italiano più titolato in attività. Stiamo parlando di 9 titoli internazionali conseguiti, è ovvio come sempre che i quasi vinti o persi all’ultimo non facciano statistica, ma se si vanno a vedere i risultati e le classifiche è facile capire come non siano un caso e che anzi potrebbero essere stati di più, ma essendo appunto ancora in attività e ad altissimi livelli, il 10 è nel mirino.

Potremmo pertanto soffermarci su queste vittorie, potremmo analizzare come alcune gare agli inizi della carriera in Porsche possano aver spinto Ferrari ad investire su Andrea, oppure soffermarci sul progetto e le vittorie con la MC12 il ritorno trionfale di Maserati nelle corse, ne avremmo da dire per ore, ma no, ragazzi miei, siamo a Modena, è qui tutto è straordinario, quindi andiamo a scoprire un altro aspetto. Andrea ha collaudato 519 F1 Ferrari. Non ci sono refusi, 519 F1, praticamente è l’unico uomo al mondo ad aver guidato tutte le Ferrari di F1. Chiedendogli quali siano state le prove più emozionanti emerge subito il lato Pilota, esordisce dicendo che il test n° 500 sia stato fatto con la prima Ferrari di F1, ti spiega che guidare le auto di Villeneuve, di Lauda e di tanti altri sia emozionante, ma l’emozione più intensa la hai quando guidi la macchina vincente. E questo di fa capire che il nostro ABRacing le competizioni le ha davvero nel sangue.

Del lato umano di Andrea vi racconterò poco poiché è estremamente personale e soggettivo, vi dico solo che l’ho conosciuto per interposta persona (una Signora che Andrea conosce molto bene) alla quale ho chiesto se poteva dare il mio numero al marito che sapevo aveva rapporti con Maserati per una consulenza su un’acquisto di una Gran Turismo. Sono passati tantissimi anni, ma mi ricordo come sia stato estremamente disponibile ed appassionato a parlare al telefono con me per più di un’ora con una modestia e competenza incredibili. Ecco pensare che all’epoca era da poco diventato Campione del Mondo FIA GT e dedicare tutto questo tempo ad un semplice appassionato come ero io ti dimostra che persona sia Andrea. Una delle ultime telefonate è stata l’estate scorsa, entrambi sotto l’ombrellone in due posti diversi, ma uniti dal fatto di volere aiutare e sostenere Aseop e Casa di Fausta.

Chiudo, ringraziando ancora una volta il Circolo della Biella nella persona del Segretario Francesco Vigarani per l’opportunità che mi è stata data, ringraziando anche il caso che ha fatto nascere un malato di motori come me nel posto giusto, poiché ieri sera, oltre a questi straordinari protagonisti avevamo un “certo” Sergio Campana titolato in F3 ed attualmente impegnato in LMP2 ed un’altro “Signore”, che a soli 84 anni continua ad essere un pilota in attività.

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice