Ragazzi non ho parole,
non so da dove partire, non so cosa raccontare, parto subito dalle scuse, chiedo scusa a tutti gli amici che hanno partecipato alle edizioni passate e a questa, poiché quando mi raccontavano io non riuscivo a seguirli completamente, le loro parole erano chiare, ma la mia testa si rifiutava di recepire, tendeva sempre a filtrare a sminuire, ma non per cattiveria, semplicemente perché si tende a pensare che l’entusiasmo ti faccia mettere un pò troppa enfasi nel racconto.
La Mille Miglia non assomiglia a niente che abbia mai fatto, 14 ore alla guida ogni giorno sono un numero, ma provate a controllare nelle vostre auto quando vi sembra di essere stati tanto al volante quanto tempo ci siete stati, poi mi direte!
Passare per ogni paese, vedere le albe e i tramonti, vedere le campagne e le città, moderne e medievali, vedere la bellezza di questa Italia, della sua natura, la forza della natura stessa con le sue meraviglie e le sue devastazioni, scoprire come l’uomo nei secoli si sia adattato, abbia inventato costruito, migliorato. La Mille Miglia è un viaggio dentro l’Italia, ma anche dentro se stessi, è una festa popolare, perché è la gente che è la vera protagonista.
Non so dire quale sia stata la giornata più bella, ho ancora tutte le emozioni in subbuglio, è stato un viaggio incredibile, penso che chiunque dovrebbe gioire e sostenere questa manifestazione. Mi spiace non essere stato in grado di portare più persone a vederla, è stata colpa mia, non sono stato in grado di spiegare ciò che può dare uno spettacolo del genere. Chi non l’ha mai vissuta non può capire, ma chi avrebbe potuto farlo e non ci ha provato se ne dovrebbe pentire. Penso a quella categoria che ho creato di “imbucheted car”, termine ironico che ho creato per tutte quelle vetture che non partecipavano di fatto alla manifestazione, ma che ci hanno accompagnato e scortato per alcuni tratti volendosi sentire parte di una allegra carovana, e anche a loro va il mio ringraziamento, così come alle persone sulle strade, a tutti i volontari e agli amici che ci hanno prestato assistenza per tutto, dal passare un incrocio al segnalare un dosso. I numeri della MM parlano da soli, ma abbiamo già visto in passato come i numeri siano freddi, sono le emozioni che contano davvero.
Ho fatto un breve articolo prima di partire sulle misure anti covid e sul quanto ritenessi importante la MM per l’Italia intera, penso che a manifestazione finita si possa fare un plauso enorme all’organizzazione e a tutto il popolo della MM, ho visto mascherina e distanziamento sempre, ho visto il massimo rispetto delle norme in ogni frangente, anche in quelli più inaspettati, ne cito uno per tutti, ho visto un meccanico sdraiato per terra sotto la vettura con la pioggia scrosciante indossare comunque la mascherina.
Ci credevo prima di partire e sono felice ed orgoglioso che sia andata così, la MM è stata anche questo, la dimostrazione che si possono fare grandi cose anche in questo brutto periodo. Codogno ci ha accolti a braccia aperte e noi abbiamo abbracciato loro. Una festa nella festa, un mondo di allegria e spensieratezza che non dimentica ciò che è stato e ciò che sarà, ma è un mondo in cui la Mille Miglia deve esserci.
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