Descrivere il Minardi Day è quanto meno difficile, intanto perché non è fortunatamente solo un giorno, ma si tratta di un intero fine settimana, e poi perché di fatto è una manifestazione che è diversa da tutte le altre. Nell’area box si ha un museo di vetture sportive di tutte le epoche che difficilmente si ha modo di osservare così da vicino in altre occasioni, almeno in Italia. La parte ancora più bella è che moltissime di queste vetture non vengono solo esposte, ma vengono guidate dai fortunatissimi proprietari o addirittura dai piloti che le utilizzavano qualche annetto fa.
Vedere all’opera le auto da corsa non è solo emozionante, per il suono dei motori, per il fascino che racchiudono, ma anche per le dinamiche. Questa festa voluta da Minardi è infatti talmente diversa da ciò a cui siamo abituati che si ha la possibilità di vedere in pista contemporaneamente auto da corsa degli anni 60 assieme a super car moderne. Ed è veramente impressionante, sicuramente chi pilota le auto d’epoca è in buona compagnia del timore reverenziale di non fare danni ad un pezzo unico, ma dall’altra parte è palese quanto siano più veloci le auto moderne pur se stradali.
Insomma queste giornate sono un minestrone di motori in cui il grande vincitore è Giancarlo Minardi che è riuscito a tornare a far vivere Imola.
Ho infatti vissuto queste giornate al di fuori con la gente che si fermava per caso o che era venuta proprio per vedere le vecchie glorie, quindi al di là della fila alla cassa per il biglietto, del parcheggio completamente pieno, ho visto tanti appassionati lungo tutto il tracciato e tra questi finalmente, bambini e ragazzi.
Ragazzi sono anche i fotografi che ho conosciuto alle Acque Minerali e che ci hanno inviato queste splendide foto.
Ringrazio pertanto Marco Rio ecco il suo link Instagram Marco Rio Instagram
Allego anche le foto di Fabio Tabarroni
Chiudo con una citazione ad Imola, è una realtà incredibile, per quanto mi riguarda dovrebbe essere patrimonio dell’Unesco!