In questi giorni mi sto preparando per partecipare all’edizione 2021 della 1000 miglia e di conseguenza sto utilizzando con una frequenza maggiore del solito la mia 911 manuale il che mi ha portato ad una riflessione che vorrei condividere con voi.

Una caratteristica peculiare della 911 è sempre stata quella di essere considerata una sportiva per tutti i giorni, ma questo in pratica cosa significa? Significa avere dei costi di gestione tutto sommato abbordabili, un’affidabilità generale ottima e una fruibilità sotto ogni fronte.

Il progetto della 911 come tutti sanno nasce “sbagliato” nel senso che è l’unica vettura al mondo col motore posteriore a sbalzo, questa architettura da alcuni vantaggi in termini di motricità e trazione, ma crea non pochi problemi nella gestione dei pesi e dell’aerodinamica (estrattore).

Il motore è sempre stato un 6 cilindri Boxer, questo schema permette un maggiore abbassamento del baricentro e sopratutto una fluidità di erogazione difficilmente riscontrabile su altri motori.

Ora veniamo al cambio, quando se ne parla in moltissimi ritengo che l’abbinamento del manuale sia solo con l’asportato per poter tirare fino a 9.000 giri.

Ieri, guidando la mia 911 in condizioni di traffico normale e non per piacere di guida, ma proprio per fare uno dei tanti spostamenti, ho “buttato” dentro la sesta e lì l’ho lasciata, per pura pigrizia. Ed è stato dopo un paio di riprese che mi sono illuminato.

Per preservare la sua natura la 911 deve essere manuale.

Dico questo in quanto ritengo che la caratteristica elasticità del motore Boxer sia uno dei punti cardine del progetto, anche questo è un aspetto importante del renderla una sportiva per tutti i giorni. Ora l’elettronica fa da padrona e abbiamo dimenticato, ma le sportive di qualche anno fa, avevano una forbice di utilizzo in termine di giri motore davvero ridotta, per cui la cambiata non era solo un piacere, ma diveniva un aspetto necessario se si voleva una ripresa dignitosa.

Ritengo che pensare al manuale per tirare le marce sia riduttivo e quasi sbagliato, se vogliamo tirare è molto meglio il PDK, ma se vogliamo fare i pigri, mettere la nostra 911 in sesta ai 60 all’ora e lasciare che la meravigliosa elasticità del motore faccia tutto il resto, ecco allora sì che torniamo ad apprezzare la vera natura della macchina.

E’ chiaro che il progresso vuole il PDK, vuole l’elettrificazione e probabilmente anche lo spostamento del motore più in avanti come sulla RSR da gara a favore degli estrattori aerodinamici. E’ certo che la 911 che verrà sarà meglio di quella che è stata, ma penso che ogni 911 manuale prodotta spinga i progettisti a mantenere sempre vivo il concetto del progetto originale, reinterpretando ed adeguandolo ai tempi, ma avendolo ben presente. Se tutte le vetture vendute fossero PDK l’elasticità del motore non “servirebbe” praticamente più, molto meglio ridurre la fascia di regime ottimale e lasciare fare al cambio tutto il resto.

Quindi per questo ritengo che il cambio manuale possa contribuire a salvare la vera natura della 911 e per chi ne parla un suggerimento, scegliete il manuale per non cambiare…

E voi cosa ne pensate?

 


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice