Grazie agli amici del Centro Porsche Modena, ho avuto l’opportunità di provare la nuova Macan Turbo. È un’auto che lascia a bocca aperta.
Non sto parlando del solito 0-100 che fa delle auto elettriche delle vere e proprie armi di distruzione di massa. Parlo piuttosto della dinamica di guida e della sua capacità di avere una doppia, se non tripla, anima. Quando sei in fila nel traffico, ti sembra di stare in un salotto isolato dal resto del mondo e dalle asperità della strada, con un’assistente virtuale pronta a rispondere al semplice comando vocale “Ehi Porsche”, per gestire le molteplici funzioni della vettura o trovare l’informazione che cerchi.
La Macan si “accende” – o meglio, si attiva – già all’apertura delle porte. Come nella 992.2 (vedi articolo), questo significa che, una volta a bordo, tutti i sistemi sono già pronti. Non voglio soffermarmi troppo sugli interni, che sono lussuosi, curatissimi e decisamente accoglienti. Forse il tunnel centrale è un po’ troppo invasivo, e non se ne capisce tanto l’utilità su un’elettrica: sarà una scelta pensata per ospitare anche un eventuale motore termico?
Ma l’aspetto che mi ha colpito di più è stata la dinamica di guida. Analizzando gli schemi meccanici, si notano le differenze rispetto alla “cugina” Audi Q6, che adotta soluzioni per mantenere quel family feeling tipico dei 4 anelli: una guida facile e sicura, con un sottosterzo marcato e rassicurante. La Macan, invece, sembra una 911 più alta, con il motore posteriore a sbalzo. Descrivere appieno le sensazioni è difficile, ma posso dirvi che è cattivissima: se impari a giocare con gli spostamenti dei pesi, ti trovi tra le mani un vero mostro. Sono convinto che quest’auto, su piste medio-lente, potrebbe dare del filo da torcere anche alle sportive più aggressive.
Questo è l’aspetto che davvero stupisce. Ho provato tante elettriche e continuo a dire che è un modo di viaggiare che mi piace: hai potenza immediata e in generale viaggi in relax. Devi fare un sorpasso? Schiacci e vai. Altrimenti, silenzio e comfort sono i tuoi compagni di viaggio. Ma di solito non parlo mai della dinamica di guida, perché tende a essere carente. La maggior parte delle elettriche, se provi a fare qualche curva, ti fa subito pentire, mettendo in evidenza il loro peso. Le uniche eccezioni che ricordo sono la Renault Megane E-Tech e, in un piccolo test in Autodromo a Monza, la Ford Explorer, che mi ha piacevolmente impressionato. Ma la Macan, amici miei, è di un altro pianeta, e il fatto che sia elettrica è un vantaggio: la potenza è subito disponibile e brutale, permettendoti davvero di portarla al limite, se ci riesci.
La vecchia Macan aveva molti pregi, ma non l’ho mai considerata una vera Porsche: la vedevo più come una Q5 lussuosa e ricercata. Questa nuova Macan, invece, è un enorme passo avanti.
Per concludere, torno al titolo: peccato che sia così costosa e che, come tutte le elettriche, soffrirà di una forte svalutazione. Ma, se non avessi il problema dei soldi, l’avrei già ordinata. Credetemi, questa è una GT3 Touring per tutta la famiglia. Provatela e poi mi direte.