Si è svolto nel weekend del 23 e 24 Aprile il primo appuntamento del Campionato TCR Italy presso l’Autodromo Nazionale di Monza, abbiamo avuto il piacere di potere partecipare ed assistere essendo stati invitati dalla Scuderia del Girasole, nome che nel Motorsport non ha di certo bisogno di grosse presentazioni
Ammetto la mia ignoranza sul TCR, sono arrivato sapendone poco, avevo in testa una mia idea, ma come spesso avviene dando giudizi superficiali ed affrettati si commettono errori grossolani. Siamo sempre stati amanti delle gare con vetture a ruote coperte, ma l’attenzione è sempre caduta sui campionati GT, vuoi perché abbiamo diversi amici impegnati a correre, vuoi perché i Brand che si battono in pista sono quelli con cui abbiamo più rapporti, insomma abbiamo sempre visto il TCR come una cosa a sé, ma almeno su questo avevamo ragione.
Provo a spiegare brevemente, so che siete impazienti e volete subito arrivare al punto che è sempre quello: vale la pena di approfondire il discorso o no? Ebbene la risposta è un deciso sì, come detto non conoscendo questo Campionato, sapendo che in ogni caso i costi per le Competizioni sono sempre alti pensavo forse che avesse poco senso, voglio dire, già che lo fai, fallo bene. Nel corso della giornata ho però girato per i box, sentito gli umori, ascoltato i discorsi e visto i Piloti ed i meccanici al lavoro. Devo dire che ho trovato un livello di professionalità che mi ha piacevolmente sorpreso. So che i nostri team Italiani sono sempre delle eccellenze, lavorano bene e sanno il fatto loro, sul fronte piloti, sapendo che non tutti sono professionisti mi aspettavo un pò meno disciplina, molti più errori e colpi bassi in pista. Chi di voi ha, non dico corso, ma almeno “girato” ha ancora come me gli incubi per la prima chicane di Monza. Eppure nonostante condizioni meteo davvero difficili, pista umida con e senza pioggia, sprazzi di chiaro seguiti da una pioggia quasi autunnale ho visto correttezza duelli al limite, davvero molto decisi, ma senza colpi bassi.
Le vetture sono davvero straordinarie ed invito chi “ci stia pensando” a contattare il Team dei Girasoli per svolgere un test. Sinceramente le immaginavo più on off, quindi auto in grado di dare ottime risposte sul dritto, ma pesanti e poco agili in curva, in realtà andando in giro per la pista le ho viste danzare e saltare sui cordoli, i tempi sul giro sono la dimostrazione plastica del fatto che non mi sbagliavo, sono auto da guidare a tutti gli effetti. Ancora di più mi sento di fare i complimenti a tutti i piloti.
Dal male si ricava sempre il bene, quindi tra le note negative segnalo la limitazione al pubblico che invece avrebbe tanta voglia di spettacolo e queste giornate di Motorsport ne possono regalare tanto, ma proprio questa carenza di pubblico mi ha permesso di notare di più i movimenti del nostro ospite, ovvero Tarcisio Bernasconi. Come personaggio lo conoscevo già, non avevamo mai avuto modo di parlare, e anche nel paddock ovviamente lo avevo già visto, ma non osservato.
Ebbene signori miei, ritengo che Bernasconi sia stato l’esempio di ciò che è la passione per il Motorsport fatto a persona. Tutto i giorni a correre su e giù, dentro e fuori dai Box, una parola ed un sorriso per tutti, cercando di carpire se chi era presente si stava divertendo, se andava tutto bene e se poteva fare qualcosa. Insomma è stato l’oste di questa tappa Monzese e se abbiamo visto tanto rispetto, tanta professionalità e tanto spettacolo penso che sia anche tanto merito suo. Poiché non dobbiamo dimenticare come questo suo essere presente e disponibile si sia accompagnato dal trionfo del suo Team in gara 2 che aveva già ben figurato in gara 1.
In estrema sintesi e prima di salutarvi con altre immagini relative a gare della giornata, ritengo che il TCR sia una strada molto interessante da percorrere qualora si abbia voglia di Motorsport a livello professionale, si voglia competere con Piloti capaci e rispettosi e si disponga di un budget di circa 200.000 euro a stagione. Se si pensa di arrivare e fare i fenomeni, lasciate stare, qui c’è gente che va forte davvero, che si impegna e si allena. Inoltre il grosso vantaggio del TCR è che un campionato davvero a sé. Con la mia esperienza in Porsche, diretta e sopratutto indiretta, ricordo la frustrazione del pensare che non si finisse mai, facevi i giri liberi cronometrati, iniziavi ad andare forte, ma poi c’erano le gare, poi i campionati riservati alle Cup degli anni prima, poi la Carrera Cup, poi… insomma per quanto tu potessi ambire sapevi che ben difficilmente saresti potuto arrivare ai gradini alti della scala.
Il TCR viaggia davvero a parte, vuoi perché le vetture sono a trazione anteriore, vuoi per mille altri fattori tecnici, qui, puoi investire, girare, allenarti ed ambire a capire quanto vali.
Vi lascio ad alcune immagini prese dalla giornata con l’auspicio di vedervi ad Imola il 7 ed 8 maggio.