Recentemente ho avuto il grande onore e la fortuna di poter provare in anteprima la nuovissima Porsche 911, versione 992.2, ovvero il restyling della serie 992, grazie agli amici del Centro Porsche Bologna.
Prima di entrare nel vivo del test drive, facciamo un breve salto nel passato per capire quanto sia importante per Porsche la versione “.2”. Non si tratta solo di un semplice aggiornamento estetico, ma di veri e propri interventi tecnici sotto la carrozzeria. Se guardiamo alla serie 997, con la versione .2 è stato introdotto il motore a iniezione diretta di benzina, il cambio PDK e un sistema di infotainment completamente nuovo. Per la 991, invece, nella versione .2 tutte le motorizzazioni (ad eccezione delle GT3 e delle versioni speciali) sono diventate turbo, con la cilindrata ridotta a 3 litri.
In poche parole, mentre la versione .1 solitamente introduce aggiornamenti estetici, nella versione .2 si assiste a un’evoluzione tecnica significativa. Ad esempio, i motori della 991.1 derivano da quelli della 997.2 con alcune migliorie, così come la 992 monta le motorizzazioni della 991.2.
Con la 992.2, invece, la grande novità è l’introduzione del sistema turbo ibrido, di cui si è già parlato molto. Io ho avuto il piacere di testare una Carrera 2 base, che monta un motore turbo da 3.6 litri, probabilmente una versione depotenziata del motore della precedente GTS.
Nella mia esperienza passata, ho sempre guardato con un certo scetticismo le versioni base, preferendo almeno una “S”, ritenendo che alla versione liscia mancasse sempre qualcosa. Tuttavia, la vettura che ho provato mi ha fatto parzialmente cambiare idea, anche se non del tutto. L’assetto mi sembra leggermente troppo alto, e le pinze dei freni un po’ piccole. Insomma, quasi perfetta, ma credo che la versione S offrirà qualcosina in più.
Passiamo ora alle critiche mosse al momento della presentazione della vettura. Le più feroci riguardavano il display completamente digitale, compreso il contagiri, che non è più fisico, e la rimozione della classica chiave di accensione sulla sinistra, sostituita da un pulsante.
Devo dire che inizialmente ero d’accordo con queste critiche, finché non sono tornato a bordo della mia 991.2, e mi sono sembrato di fare un salto indietro nel tempo, quasi nel medioevo tecnologico. La chiave, ad esempio, nasconde un vantaggio che non avevo considerato: una volta sbloccata l’auto e saliti a bordo, i sistemi si accendono automaticamente, permettendo di avere tutto pronto all’avvio del motore con il semplice tocco del pulsante. Questo riduce quei brevi momenti in cui normalmente si aspetta che il telefono e altre funzioni si connettano.
La tecnologia a bordo è impressionante. I sistemi sono super veloci ed efficienti: l’iPhone si collega senza fili e le indicazioni del navigatore impostate tramite Siri appaiono anche nel display davanti al guidatore. I comandi vocali funzionano in modo intuitivo e senza esitazioni.
Una volta accesa, il sound è piacevole, soprattutto con gli scarichi sportivi della vettura che ho testato. Anche con gli scarichi chiusi, l’accensione non delude. Curiosamente, anche con il sistema di scarichi sportivi attivato, la vettura mantiene il sistema di start and stop.
In marcia, ciò che impressiona di più è il cambio a 8 rapporti: rapido e impercettibile, cambia marcia con una velocità mai vista prima. A un certo punto, fissavo il contagiri pensando fosse rotto, perché oscillava tra i 900 e i 1.200 giri, per poi notare che ero in quinta a soli 45 km/h. (Dovrebbe esserci anche un video a riguardo).
Ammetto che non ho mai spinto la vettura al massimo. Mi è stata consegnata con soli 163 km, essendo stata usata come auto di supporto per un raduno del nostro gruppo. L’ho ritirata sotto una pioggia battente e, anche quando è uscito il sole, ho preferito non esagerare. Tuttavia, ho capito una cosa fondamentale: questa Carrera ha un’anima cattiva. Le generazioni precedenti, come la 997, mostravano una differenza più marcata tra la versione normale e la S, con la prima più fluida e godibile, mentre la seconda era più aggressiva. La 992.2 ha invece un carattere più versatile, probabilmente grazie all’elettronica e al turbo. Anche solo spingendo leggermente, si percepisce che il potenziale c’è, e in abbondanza.
Su strada è confortevole e sicura, seppur più grande rispetto alla mia 991.2, quasi come madre e figlia. Il posteriore della 992 è davvero imponente. La vettura che ho provato montava dettagli estetici come il frontale sportivo e le minigonne nere, che contribuiscono a darle un carattere distintivo.
In conclusione, se la 911 è sempre stata considerata la sportiva di tutti i giorni, questa generazione lo è ancora di più, con un mix perfetto tra comfort, sicurezza e tecnologia. Probabilmente, per noi nostalgici, tutte queste innovazioni digitali sembrano superflue, ma per chi ha la fortuna di acquistare una 992.2 e usarla quotidianamente, diventano comodità irrinunciabili.
So che questa recensione potrebbe sembrare più adatta a un’auto “normale” che a una sportiva come la 911, ma credo che questa generazione sarà utilizzata maggiormente per il comfort quotidiano piuttosto che per la ricerca del tempo sul giro in pista.
E voi? L’avete provata? Che ne pensate?