Cari Amici,

sull’incidente di ieri durante il Gran Premio di F1 del Brasile occorso tra Verstappen e Ocon si è detto di tutto e ognuno ha detto il proprio parere.

Ho sentito i commenti dei piloti presenti in studio su Rete 8, ho apprezzato il tentativo di Capelli di spiegare la differenza tra un normale doppiaggio e un tentativo di sdoppiarsi da parte di un concorrente. Ritengo che forse Fisichella non abbia ancora capito cosa sia successo di preciso. Detto questo, penso che il commento più autorevole sia stato quello di Hamilton, che a domanda precisa ha risposto di non ritenersi fortunato, poiché per vincere le gare e conseguentemente il Mondiale bisogna sapersi tenere al di fuori dai guai e lui l’ha sempre fatto.

Chiunque abbia mai fatto una gara di qualsiasi tipo sa che bisogna fare il possibile per tenersi fuori dai guai, Verstappen è un ragazzo talentuoso, veloce e probabilmente sarà prossimamente un futuro campione del mondo. Una caratteristica che piace di lui è la grinta, tanti sorpassi che gli sono riusciti e che lo hanno fatto apprezzare in modo particolare, sono anche dovuti al fatto che gli altri piloti per non incorrere in guai abbiano alzato il piede.

Capisco benissimo la differenza tra un normale sorpasso di gara ed un doppiaggio o tentativo di sdoppiarsi. E’ però una differenza evidente in un modo o nell’altro. Siamo abituati ad analizzare l’incidente per il momento della collisione, sarebbe a mio avviso estremamente interessante vedere tutto il giro di Ocon.

Cosa è successo veramente?

Prima ipotesi, Ocon effettua il suo pit stop, cambia gli pneumatici ed entra in pista con un ritmo indiavolato, anche più veloce del leader della gara grazie all’effetto della gomma nuova. Quindi Verstappen ha una buona parte di giro per vedere che Ocon si avvicina sempre più, ergo ha anche modo di capire quanto la Force India sia più veloce di lui in quel momento. Verstappen è in gestione della modalità ibrida ed in rettilineo toglie il gas, Ocon si affianca, lui cosa avrebbe potuto fare? Lo lascia sfilare, trae vantaggio dalla scia e se alla fine dell’altro rettilineo è in grado di ripassarlo, si avvicina e le bandiere blu fanno il resto.

Seconda ipotesi, Verstappen doppia sorpassando Ocon, egli beneficia della scia e cerca nuovamente di passare Max. In questo caso poco da dire, errore clamoroso del pilota della Force India.

In ogni caso Max ha perso la gara, bastava lasciare qualche metro ad un pilota che lui sapeva essere lì e non sarebbe successo, Vettel probabilmente avrebbe fatto lo stesso, Luis no.

Ancora qualche aspetto, la penalità, a termine di regolamento Ocon ha subito la massima penalità possibile, quindi non c’è tanto da discutere se sia adeguata o meno, più di così non potevano fare.

Una parola per i doppiati, una volta in formula 1 erano loro a fare la differenza, quando i piloti lottavano per la vittoria, arrivare ad affrontare i piloti che dovevano essere doppiati poteva essere un momento cruciale della gara, i più audaci guadagnavano rischiando, i prudenti perdevano tempo, ma non commettevano errori, era così, le auto erano più impegnative, la tecnologia non permetteva tutto ciò a cui siamo abituati oggi e ognuno fa la sua gara. Quante gare ha vinto Senna azzardando sui doppiati e guadagnando su avversari che avevano auto migliori, ma rischiavano meno? Quante ne ha gettate alle ortiche nello stesso modo?

Ora i piloti che subiscono un doppiaggio quando vedono arrivare i big devono letteralmente sparire. Capisco che i tifosi siano più che altro concentrati sui beniamini che sono in testa alla classifica e che chiedono strada, ma ricordate che non sempre i doppiati sono piloti di secondo livello, molto spesso tanti campioni hanno esordito con auto che non erano proprio da top ten e spesso hanno subito “l’onta” del sorpasso. Una macchina lenta, spesso è anche più difficile da guidare, usa in modo diverso le gomme, l’erogazione della potenza del motore non è così lineare, e chi cerca di mettersi in mostra pur guidando questo tipo di auto, fa veramente tanta fatica, e giustamente deve fare la sua gara.

Come ben capite io non sto dando tutta la colpa ad Ocon, ritengo che alla fine Max ha perso la gara e poteva con un poco più di attenzione vincere.

Non sto nemmeno a commentare l’episodio di spinte cazzotti e varie nei box, questi sono proprio fatti loro, Max era molto arrabbiato, a mio avviso se avesse dovuto picchiare uno, poteva anche andare davanti allo specchio e picchiare quello che vedeva.

Chiudo ricordando a tutti coloro che volevano la bandiera nera o la squalifica a vita per Ocon che potrei anche essere d’accordo, purché la stessa rigidità si applichi anche quando siamo “noi” o i nostri beniamini a sbagliare, forse avremmo un ricambio molto più frequente in F1.

 

 

 

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice