Come sapete, mi capita spesso di provare auto nuove per ragioni di lavoro.
Da circa venti giorni sto guidando una sorprendente Ford Kuga Full Hybrid, di cui vi parlerò in un articolo dedicato.
Oggi, però, voglio soffermarmi sull’obbligo imposto ai costruttori di inserire un avviso visivo e sonoro per il superamento dei limiti di velocità.
Teoricamente, dovrebbe essere uno strumento di sicurezza. Ma lo è davvero?
Tutti noi siamo tenuti a rispettare il codice della strada, ma, essendo esseri umani, lo interpretiamo in base alle situazioni. So che non è politicamente corretto dirlo, ma se vedo un cartello con il limite di 30 km/h, capisco che mi sto avvicinando a una zona sensibile, ad esempio una scuola.
Se passo di lì all’orario di entrata o uscita degli studenti, probabilmente andrò anche a 15 km/h. In altri momenti della giornata, magari ai 30 km/h previsti. Ma di sera o di domenica, quando non c’è nessuno, se vado a 35-40 km/h, mi sento davvero un criminale? Sbaglio? Certo, se c’è l’autovelox, la multa arriva comunque.
Stesso discorso per quei cartelli di lavori in corso spesso lasciati in modo quasi permanente, che impongono velocità ridotte anche quando i lavori non interessano la carreggiata. Imporre i 40 km/h in tangenziale per lavori in banchina è più che altro un avviso a prestare attenzione. Se vedo un camion che scarica materiale a ridosso della strada, rallento anche sotto i 40. Ma se passo di notte, quando non c’è nessuno, mantenere i 70 km/h normalmente consentiti non dovrebbe essere un problema.
Anzi, numerose statistiche dimostrano che un veicolo che procede molto più lentamente del traffico medio può essere più pericoloso di uno che va più veloce. Uno studio della National Motorists Association, ad esempio, evidenzia che le variazioni di velocità rispetto al flusso del traffico aumentano il rischio di incidenti più della velocità assoluta. Un’auto che rallenta bruscamente per rispettare un limite eccessivamente basso può generare situazioni di pericolo, creando disagio agli altri automobilisti e aumentando il rischio di tamponamenti.
E qui torniamo al nostro avviso acustico in auto, che si riattiva ogni volta che si accende il veicolo e che, su certi percorsi, suona continuamente. Il risultato? Ci si abitua a seguire questa sequenza:
1. Selezionare il menu principale.
2. Entrare nel sotto-menu degli assistenti alla guida.
3. Scorrere fino all’avviso dei limiti di velocità.
4. Disattivarlo manualmente.
Pochi secondi, certo. Ma secondi in cui si guarda il display invece della strada. Una volta, a causa di una buca, ho persino disattivato involontariamente il controllo di trazione mentre cercavo di togliere l’avviso.
La domanda che mi pongo è: siamo sicuri che questi strumenti siano davvero efficaci per la sicurezza? Oppure si tratta di un ulteriore obbligo burocratico imposto ai costruttori, che finisce per causare più distrazioni alla guida?
Voi cosa ne pensate?